Surf, Windsurf, Kitesurf, Stand Up Paddle (SUP)
Surf, Windsurf, Kitesurf, Stand Up Paddle (SUP) sono varianti dello stesso sport, o meglio, della stessa filosofia di vita.
«Le onde arrivano da chissà dove, si materializzano sulla costa e si infrangono velocemente, sparendo nel nulla. Rincorrere questi miraggi è una completa perdita di tempo, ed è quello che ho deciso di fare della mia vita» (Dennis Aaberg – cosceneggiatore del film “Un mercoledì da leoni”).
COME FUNZIONA
Il surf consiste nel cavalcare le onde con una specifica tavola, facendo manovre e acrobazie, scivolando sulla parete dell’onda stessa. È un’attività per chi ama il mare aperto.
Attualmente la forma più diffusa di surf è praticata con la tavola shortboard (vedi sotto ‘Abbigliamento consigliato e attrezzatura’) ma ci sono altre modalità per surfare: bodyboarding (con tavola piccola, circa 1 metro, e flessibile con cui affrontare l’onda da sdraiati o in ginocchio), skimboarding (si entra in acqua prendendo la rincorsa dalla battigia e affrontare la parte conclusiva dell’onda), tow-in surfing (è simile allo sci d’acqua; si viene trainati da una barca o da una moto d’acqua e, raggiunta la velocità necessaria, ci si stacca e si surfa l’onda).
E poi ci sono altre varianti, che utilizzano attrezzature diverse:
Il windsurf permette di cavalcare onde, anche di grandi dimensioni, con una vela leggera e facile da maneggiare che sfrutta la forza del vento per dare propulsione alla tavola sulla quale è posizionata. Il windsurf consente di effettuare veleggiate con un vento minimo o le corse con il vento più forte, rendendo questo sport molto divertente e adrenalinico.
Il kitesurf si pratica sempre con l’utilizzo di una tavola che scorre sulla superficie dell’acqua grazie all’ausilio di una grossa vela che sfrutta il vento e che deve essere manovrata per impartire la direzione.
Stand up Paddle (SUP o Paddle Surf), ovvero surf in piedi remato, si pratica stando in piedi (stand up) su di una tavola (paddle) muovendola e direzionandola con l’aiuto di una pagaia.
QUANDO e DOVE
Notoriamente il surf è una questione estiva: sole, occhiali scuri, ragazze in bikini e vita da spiaggia. E invece…il surfista passa l’estate fissando i bagnanti che affollano le spiagge e il mare piatto. Insomma, niente di interessante. Il surf è una questione invernale, fatta di vento che sferza le guance, di acqua gelida, di orecchie intirizzite e piedi lividi per il freddo.
Ma non preoccupatevi, si trovano spot, anche al caldo, tutto l’anno 😉
Ecco le attuali 10 riserve mondiali di surf, protette dalla World Surfing Reserves, un’organizzazione che ha lo scopo di identificare, designare e preservare in modo proattivo onde, zone di surf e ambienti circostanti in tutto il mondo.
1) Malibu California, USA
Surfrider Beach a Malibu e l’area circostante fanno parte di un ecosistema che comprende il Malibu Creek e la Laguna dove si originano onde perfette. L’intera area è ricca di flora e fauna.
2) Ericeira, Portogallo
Ericeira è attualmente l’unica riserva in Europa. In appena 4 km di costa include ben 7 spot di surf eccezionali tra cui Ribeira d’Ilhas e Coxos. Le sue acque sono tra le più ricche di biodiversità al mondo. Inoltre, nell’entroterra si trovano siti di interesse culturale eccezionale. Il periodo migliore per surfare a Ericeita va da ottobre a maggio.
3) Manly Beach, Australia
Riconosciuta come il luogo di nascita del surf in Australia, la riserva comprende Freshwater Beach e tutta Manly – da Queenscliff a North Steyne a Manly e Fairy Bower.
4) Santa Cruz, California, USA
È un’area marina protetta che ospita lontre marine, foche, leoni e uccelli marini. Si possono avvistare balene e lo squalo bianco. Qui si trovano spot per tutti i livelli, da principianti ad esperti.
5) Huanchaco, Peru
È conosciuta come la culla del “caballito de totora” del Perù, una delle prime imbarcazioni da surf conosciute dall’umanità usate per solcare le onde sia per lavoro che per piacere. Il periodo migliore per surfare a Huanchaco va da aprile a ottobre.
6) Bahia de Todos Santos, Baja, Mexico
La sua caratteristica principale è l’alta qualità delle onde che offre questa riserva, in particolare a Salsipuedes, San Miguel, 3M’s, Stacks e il grande spot delle onde Killers su Isla Todos Santos. Grazie ad un’eccellente esposizione che permette di beneficiare sia degli swell provenienti da nord che da sud, Bahia de Todos Santos ha onde surfabili tutto l’anno.
7) Punta de Lobos, Chile
Punta de Lobos fa parte di un hotspot globale sulla biodiversità, che vanta incredibili risorse marine e terrestri. L’allontanamento dalla corrente di Humboldt porta nella zona acqua fredda ricca di nutrienti, che attira una varietà di specie come capodogli, orche, leoni marini comuni, tartarughe marine, pinguini, cormorani, gabbiani, pellicani e molti altri.
8) Gold Coast, Australia
A seconda della stagione i tre spot della Gold Cost (Snapper Rocks, Rainbow, Greenmount Point) possono unirsi in una sola lunga onda (da febbraio a luglio) o restare separati (da agosto a gennaio). Qui si trova anche la migliore onda sulla terra che offre i tubi più lunghi del pianeta: Kirra point.
9) Guarda do Embaú, Brasile
La sua onde rompe costantemente tutto l’anno. Questo point offre una combinazione di onde di classe mondiale in un ambiente costiero incontaminato. I mesi migliori sono durante la stagione delle piogge (estate e parte dell’autunno), ma le onde arrivano in realtà durante tutto l’anno.
10) Noosa Queensland, Australia
I cinque point di Noosa su roccia e sabbia offrono una varietà di onde adatte a tutti i livelli, dai beginner agli esperti. In questa zona troverete onde surfabili tutto l’anno, che diminuiscono leggermente solo nel tardo inverno e all’inizio della primavera.
Come curiosità vi riportiamo anche uno dei pochissimi posti al mondo che permettono di surfare onde dei fiumi: il Rio delle Amazzoni. Grazie all’attrazione che esercita la luna sull’Oceano Atlantico, in rare occasioni “ospita” delle onde addirittura più alte e durature di quelle marine.
Leggi anche “Posti pazzeschi dove fare surf”
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DOCUMENTI E REQUISITI
Surf, windsurf e kitesurf, vanno praticati con le giuste attenzioni, privilegiando un approccio graduale. Consigliamo quindi di iniziare con un corso, rivolgendosi a personale specializzato, che vi aiuterà praticarlo nei giusti canoni di sicurezza previsti.
Inoltre, è bene informarsi sulle caratteristiche dello spot dove sia andrà a surfare e disporre di un adeguato equipaggiamento per poter praticare in sicurezza.
Sia per praticare surf, che windsurf, che kitesurf, è bene avere una buona forma fisica, una discreta resistenza, i muscoli bene allenati e senza problemi, i polmoni discretamente allenati.
Lo Stand Up Paddle non richiede un enorme sforzo fisico ma una grande dose di equilibrio che però, grazie alla pratica e con l’aggiunta di alcune lezioni, può essere facilmente acquisito. Una volta che si è imparato il giusto equilibrio si può infatti partire per delle vere e proprie traversate, stando sempre attenti alla sicurezza, in mare aperto.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO e ATTREZZATURA
In commercio sono disponibili decine di tavole di differenti dimensioni e materiali. La tavola più adatta alle proprie esigenze dipende da statura e peso, oltre che dallo sport che si vuole praticare.
Per un praticante alle prime armi di surf è consigliata una tavola di grandi dimensioni, che garantirà una stabilità maggiore, e con estremità non troppo appuntite. I più esperti prediligeranno invece shortboard che permette maggior controllo nelle evoluzioni.
Consigliamo inoltre l’uso delle apposite protezioni per i piedi che, oltre a garantire un miglior grip con la tavola, proteggeranno i piedi in caso di caduta.
L’attrezzatura per il windsurf comprende una tavola, la vela, governata in modo diretto dalle mani del surfista tramite un boma, che è il supporto orizzontale. C’è inoltre la pinna e in alcuni casi la deriva e un trapezio, cioè un sistema che permette di scaricare parte del peso della vela e consiste in una specie di fascia, con un gancio, che cinge il bacino.
Per praticare kitesurf è necessario una tavola e una vela chiamata kite, che può essere di varie tipologie e dimensioni in base alla persona e alla forza del vento.
Lo Stand Up Paddle si pratica utilizzando una voluminosa tavola, di dimensioni decisamente più grandi rispetto a quella da surf, per permettere un maggior equilibrio, e soprattutto è necessaria la pagaia.
Per quanto riguarda l’abbigliamento per tutte le discipline, per i mesi più caldi sarà sufficiente un costume, mentre in ogni altra stagione è preferibile indossare una muta.