Con il paracadute ci si lancia da un velivolo da circa 4.000 mt d’altitudine e, dopo un breve tempo in caduta libera, si apre la vela ad una certa altitudine per attutire l’atterraggio. Il bello del paracadutismo è proprio la caduta libera. Quel minuto in cui sei libero da tutto e voli.

Per lanciarsi da soli occorre fare un corso, ma chi vuole solo provare può fare un lancio in tandem.

Dopo il briefing e la preparazione dell’imbragatura si sale sul velivolo che servirà a portarvi in quota.

Arrivati al punto di lancio l’istruttore aggancia la vostra imbragatura alla sua, vi sedete insieme alla base del velivolo con le gambe fuori dal portellone e, al momento del lancio, l’istruttore darà una spinta per saltare giù.

A quel punto starete volando. Mantenete la posizione, guardate in alto e soprattutto non aprite la bocca! 😉

In quel minuto, minuto e mezzo, di caduta libera (si, dura così poco purtroppo), in base alla vostra confidenza con l’aria e con la situazione, il vostro istruttore potrà decidere di fare con voi qualche evoluzione, qualche roteazione (sempre con movimento molto controllati) prima di aprire la vela.

A qual punto non sarete più in posizione orizzontale ma verticale, come sul parapendio e inizierà la fase di atterraggio. La vela del paracadute si manovra in modo simile al parapendio, attraverso maniglie collegate alla vela tramite delle corde.

Qualche passo sul terreno e a breve sarete pronti per ricominciare, solo qualche minuto per smaltire la scarica di adrenalina che vi ha accompagnato per tutto il tempo.

Il paracadutismo è uno sport che può essere praticato tutto l’anno, in base alle condizioni climatiche e alle correnti d’aria presenti sul luogo il giorno previsto del volo o del lancio.

Il paracadutismo richiede che il territorio sia sorvolabile da un velivolo da cui potersi lanciare.

Vi consiglio di lanciarvi dove il panorama valga la pensa di erre ammirato, anche se sarete concentrati sul vostro salto…

In alternativa, potete provare a stare sospesi nel vuoto nei tunnel del vento.

Per poter effettuare un lancio in tandem con il paracadute non sono richieste particolari doti fisiche, solo la possibilità di effettuare una breve corsetta e un generale buono stato di salute.

Non c’è un’età minima (per i bambini è necessaria l’autorizzazione scritta dei genitori).

In volo non si soffrono le vertigini perché non si usa il senso d’equilibrio; non avendo nessun riferimento ottico che ci congiunga col suolo, non si ha il senso della profondità, è pertanto impossibile provare vertigini in aria.

Qualche piccolo consiglio:

– non volate a stomaco vuoto; una colazione leggera e asciutta aiuta a non sentire eventuale nausea in caso soffriate leggermente di mal di mare, una gomma da masticare aiuta i più sensibili.
– se si vola al pomeriggio fate un pranzo leggero
– arrivate riposati, un volo dopo una notte di feste non è la condizione ideale per affrontare questa bella avventura (oltre al fatto che nessun istruttore serio vi farà volare se siete sotto effetto di alcol o droghe, anche se leggero)

– Effettuate le esperienze in quest’ordine: prima un volo in deltaplano, poi in parapendio e poi in paracadute; l’effetto adrenalina andrà in crescendo 😉

Per effettuare un lancio in paracadute, l’istruttore vi fornirà:

• Casco: pur non essendo un’attività rischiosa, se praticata con responsabilità e attenzione, il casco è una precauzione fondamentale
• Vela: il cuore del paracadute, può essere di vari materiali e dimensioni a seconda dell’uso che se ne vuole fare.
• Imbraghi: l’imbragatura consente di assicurare l’istruttore e il passeggero alla vela, grazie a cinture e agganci.
• Paracadute di emergenza: per far fronte ad imprevisti che, seppur molto rari, potrebbero capitare.

Vi consigliamo di indossare abiti comodi e di coprirvi un po’ di più rispetto alla stagione perché lassù c’è più aria e la temperatura è più bassa. Qualche centro fornisce una tuta da indossare sopra la propria biancheria intima.

Consigliamo inoltre scarpe sportive.