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Marocco

Il Marocco è la destinazione ideale per un viaggio avventura per chi ama natura, sport, enogastronomia e contatto con la gente locale.

Il Marocco è uno Stato del Nord Africa ed è caratterizzato da deserti e catene montuose. È bagnato dall’Oceano Atlantico e dal Mar Mediterraneo.

Sembra nato per chi ama il viaggio come esperienza, con le sue profonde diversità, la sua popolazione che mescola radici arabe e berbere dalle forti tradizioni, la sua storia antica, l’infinità del deserto e l’asperità delle sue montagne per poi tuffarsi in mare.

Dalle zone più turistiche a quelle sconosciute offre un tipo di turismo molto differente, con accoglienza in alloggi a cinque stelle o il calore di un focolare in una guest house.

Sport e avventure

Ecco quali sono le attività sportive e le avventure da provare in questa destinazione.

Per maggiori dettagli sugli sport clicca qui.

  • Sci: la stazione sciistica più importante è quella di Oukaïmeden, a circa 80 km da Marrakech, ad un’altitudine tra i 2.500 e i 3.200 metri slm sull’Atlante, con sei seggiovie e una ventina di piste. Ad Ifrane (1.700 metri slm), chiamata “la Piccola Svizzera”, si pratica anche fondo oltre che discesa, con cinque piste e due skilift. Michlifen si trova all’interno della conca di un vulcano spento, a 2.000 metri slm. Chi ama praticare sci alpinismo potrà anche sperimentare un’escursione mulo – sci, cioè salita con muli e discesa con gli sci.
  • Arrampicata: Anti Atlante e Alto Atlante offrono la possibilità di praticare dal bouldering alle arrampicate più tecniche. Le Gole di Todra, un canyon scavato dal fiume omonimo, sono un paradiso per gli scalatori per le sue pareti che, soprattutto nel tratto finale, sono a strapiombo e raggiungono i 160 metri d’altezza. Altri due “Paradisi dello scalatore” sono il monte M’Goun, seconda cima del Paese (4.069 metri slm) e il Rif, che cala a picco verso il Mediterraneo. Qui si trova anche il “ponte di Dio”, un arco di roccia che collega i due lati del uadi (canyon) Farda a 25 metri d’altezza.
  • Passeggiate a cavallo: da fare nelle zone dell’Anti Atlante per godersi il paesaggio
  • Speleologia: in Marocco ci sono diverse zone dove speleologi dilettanti ed esperti possono divertirsi, come ad esempio le caverne a Charkarkar, che arrivano ad una profondità di oltre 390 metri; la grotta di Ghar Gorani è interessante perché ospita i resti di un insediamento preistorico.
  • Mountain bike: c’è una vasta rete di pistes (sterrati) e sentieri nell’Alto Atlante e dell’Anti Atlante, come l’altopiano del Jebel Saghro e la Valle del Draa.
  • Escursionismo/Trekking: chilometri e chilometri di paesaggi diversi in tutto il territorio per escursioni di qualunque livello e durata. Per gli escursionisti meno esperti suggeriamo i sentieri del Medio Atlante e il deserto del Sahara dove attraversare piccoli villaggi, oasi e alte dune sabbiose. Magnifico è anche il massiccio del Jebel L’Kest, “montagna di ametista”, per vedere villaggi di contadini e le kasbah, le gole fitte di palme e il Jebel Siroua di origine vulcanica.
  • Fuoristrada/Quad: le innumerevoli piste che si possono percorrere con questi mezzi fanno del Marocco il Paradiso del fuoristrada. Esplorare l’Atlante su strade dove pochi riuscirebbero ad arrivare altrimenti è un’avventura unica.
  • Surf/Kite/Windsurf/ bodyboard (Il bodyboard è uno sport acquatico in cui il surfista cavalca un bodyboard sulla cresta, sulla faccia e sul ricciolo di un’onda che trasporta il surfista verso la riva): tra le mete da segnalare c’è Safi, sull’Atlantico, conosciuta per la sua onda a tubo tra gli 800 e i 1.000 metri, considerata dai professionisti tra le dieci migliori al mondo; Mirleft, un villaggio di pescatori, Essaouira, conosciuta tra i professionisti del ride acquatico come la città degli alisei, Taghazout è conosciuta come il villaggio per eccellenza del surf. Il litorale è famoso anche per l’ondata di “Killer Point”, il cui nome deriva dalle orche (in inglese, killer whales) che popolano questa zona e che si possono vedere abbastanza spesso.
  • Immersioni: la zona migliore è la costa mediterranea. Il Uadi Lau, a 50 chilometri da Tetouan, per esempio, è il punto di partenza per visitare le gole e le cascate omonime e il Parco nazionale di Talassemtane, nel Rif. Anche la Laguna di Moulay Bousselham, tra Tangeri e Rabat, è l’ideale per le immersioni.
  • Rafting e kayak: sui fiumi dell’Alto Atlante nella zona di Bin el-Ouidane.
  • Sandboarding: nel deserto del Erg Chebbi.

Esperienze

Ecco alcune delle esperienze uniche ed emozionanti da vivere in questa destinazione:

  • Veder girare un film nell’Atlas Studio di Ouarzazate: imperdibile una visita ai set e alle scenografie che hanno fatto sfondo ad alcune tra le più grandi produzioni cinematografiche di sempre, tipo Lawrence d’Arabia, Il tè nel deserto, il Gladiatore, la Mummia, Sahara e la serie tv il Trono di Spade.
  • Viaggiare sull’Oriental Desert Express tra Oujda a Bouarfa: le numerose soste, tra Aïn Benimathar, Tendrara e Bouarfa, permettono di visitare alcuni caratteristici luoghi in tutta tranquillità, mentre durante il tragitto, dal finestrino vedrete meravigliosi paesaggi, alte dune, accampamenti nomadi e piccole borgate isolate.
  • Assaggiare le specialità marocchine in piazza Jemaa el Fna: dopo aver ammirato il tramonto, sorseggiando thè alla menta da una delle numerose terrazze che circondano la piazza all’ingresso della medina di Marrakech, cenate in quello che la sera si trasforma in un grande ristorante all’aperto dove ogni bancarella offre la sua specialità da degustare seduti ad un tavolo immersi in colori, profumi e suoni.
  • Partecipare al Festival delle Ciliegie: si tiene ogni anno in giugno a Sefrou, una trentina di chilometri da Fes. Ed è Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità. Dura tre giorni e termina con l’incoronazione della Regina delle ciliegie. La zona è coltivata quasi esclusivamente a ciliegi, il che la rende spettacolare nel periodo della fioritura.
  • Dormire in un riad: i riad sono antiche dimore private che sono state restaurate e trasformate in luoghi di accoglienza per i turisti. Il termine riad significa giardino ed è proprio questo spazio a rappresentare il cuore della casa. Ogni camera infatti affaccia sul giardino interno, spesso ombreggiato da alberi di limone e arancio e rinfrescato da fontane e giochi d’acqua. Alcuni riad hanno un hammam e un centro estetico interno. Qualche riad offre anche il servizio di ristorazione e la possibilità di seguire corsi di cucina marocchina. Si trovano in genere nella medina, e saranno una vera e propria oasi di silenzio e tranquillità rispetto alla confusione delle strade circostanti proprio grazie alla loro particolare struttura architettonica.
  • Ammirare il cielo stellato nel deserto: a sud della catena montuosa dell’Atlante, si estende il Sahara, il più grande deserto del mondo, nel quale è possibile fare escursioni e pernottare in bivacco per avere la possibilità di ammirare il tappeto di luce del cielo di notte.
  • Entrare in contatto con le comunità locali: dai Tuareg ai Trogloditi, dalle popolazioni che vivono in villaggi ai mercanti di Marrakech, il popolo marocchino è affascinante, immensamente ospitale ed è commovente vedere la timidezza e la curiosità dei popoli che vivono nel deserto e che non hanno mai visto un mezzo di trasporto diverso da un mulo.
  • Fare un trattamento di bellezza: in Marocco la cura del corpo è molto importante, tanto che sono innumerevoli i trattamenti che si possono fare. Partite da un trattamento (energizzante o rilassante) in un hammam, per poi passare ai massaggi e ai trattamenti con oli essenziali in grado di cancellare lo stress e arricchire la vacanza di un momento di totale relax fisico e mentale. Prodotti di bellezza tipici del Marocco ed esportati in tutto il mondo sono l’acqua di rose, prodotta a Kelaa M’Gouna nella “Valle delle Rose”,  nota per le sue proprietà emollienti e tonificanti, il ghassoul, un’argilla che fin dal Medioevo è utilizzata per la cura del corpo, del viso e dei capelli e che è reperibile in un solo giacimento al mondo, situato sul Medio Atlante; il rarissimo Olio di Argan, toccasana per la pelle ma anche ottimo ingrediente per insalate e dolci.

Cosa vedere

A integrazione di sport e avventure citate sopra, il Marocco offre meravigliosi luoghi che vale assolutamente la pena visitare, tra cui:

  • Marrakech: piazza Jemaa el Fna, la piazza principale, patrimonio orale e immateriale dell’Unesco, fitta di incantatori di serpenti, astrologi, dentisti con vasetti pieni di denti estratti dai pazienti, venditori di galline, ragazze che fanno tatuaggi con l’hennè, musica, spremute d’arancia, cibo di strada; Minareto della Moschea Koutoubia, con decorazioni moresche e merlature presa a modello per la Giralda si Siviglia; il Souq, dove perdersi e comprare l’artigianato locale, ma anche ammirare le tecniche di lavorazione e colorazione delle pelli e della lana; Jardin Majorelle, che ospitano 300 specie di piante tropicali, donato da Yves Saint Laurent per rendere omaggio alla città che lo aveva adottato; Madersa di Ali Ben Youssef, un complesso artistico e architettonico che vi lascerà senza fiato ad ogni angolo.
  • Chefchaouen: è un villaggio di montagna, ideale per chi cerca paesaggi lussureggianti, villaggi tradizionali e foreste di abeti. La sua caratteristica principale sono i suoi edifici blu coi tetti rossi e i balconi in ferro battuto.
  • Fes: la si odia o la si ama. È a tratti fetiscente, a tratti ammaliante, con i suoi vicoli bui che conducono a piazze incantevoli, botteghe di artigiani, minareti e la medina, un labirinto, un mondo di piazzette nascoste, massicce porte borchiate, stucchi, soffitti scolpiti in legno di cedro, pavimenti a mosaico.
  • Meknès: antica città imperiale poco not ma che vale la pena visitare per il Mausoleo di Moulay Ismail, il portale di Bab el-Mansour, la Place el-Hedim che sembra una piccola Jamaa el-Fna

Natura

Il Paese ospita numerosi parchi naturali e riserve, anche lungo le coste atlantica e mediterranea, oasi, deserti e montagne, che modificano il paesaggio in un modo inaspettato.

Parco situato alla foce degli uadi Souss e Massa e riserva naturale del Rif: è l’ambiente ideale per vedere fenicotteri, gru e ibis eremiti.

Baia di Dakhla: ospita l’ultima colonia di foche monache al mondo.

Valle del Dadès che, dopo aver attraversato il palmeto di Skoura e la Valle delle Rose, termina con le gole del Dadès e del Todra, caratterizzate da pareti di roccia a strapiombo.

Oasi: macchie di vegetazione rigogliosa che si ergono come miraggi in un paesaggio pietroso di montagne e contrastano con il deserto vicino. Figuig, una delle oasi più belle di tutto il Marocco, dove solo pochissimi turisti si spingono, è formata da sette villaggi tradizionali nel deserto, immersi in 200.000 palme da dattero; le oasi della Valle del Draa, da percorrere in quad.

Spiagge: il litorale marocchino va dal Mediterraneo fino al deserto del Sahara e vanta spiagge per tutti i gusti, tra insenature, scogliere, sabbia fine. Tra le spiagge in cui vale la pena trascorrere una giornata a poltrire c’è Plage du Marabout, molto scenografica con rocce dall’aspetto aspro e selvaggio e un mausoleo di un santo (marabout, appunto); Yellich, da cui si può raggiungere un isolotto a piedi; Plage Robinson, a Tangeri, da cui è possibile raggiungere a piedi le Grotes d’Hercule, la mitica dimora di Ercole. Per gli appassionati di fotografia dall’interno delle grotte si vede l’Atlantico da un’apertura simile a una mappa dell’Africa.

Deserti: i deserti marocchini vanno da dune morbide e sinuose a terra e roccia (hammada). Uno dei più suggestivi è l’Erg Chebbi, caratterizzato da dune rosa-dorato e, al calare del sole, assumono sfumature arancione, rosa e porpora; l’altro è l’Erg Chiagaga, dove si possono incontrare i berberi, con le loro vesti blu e soggiornare in uno dei piccoli accampamenti e ammirare gli spettacolari cieli notturni;

Montagna: l’Alto Atlante è una delle catene montuose più spettacolari al mondo, con i suoi villaggi arroccati sotto le cime innevate. Jebel Toubkal è la vetta più alta del Nord Africa. Nell’Anti Atlante vale la pena soggiornare presso una casa tradizionale in un villaggio tra le palmeraies e i monti rosa-dorato; il Medio Atlante è l’ideale per escursioni in giornata tra colline e foreste; l’Atlante Orientale è caratterizzato da brulle montagne rosse.

Enogastronomia

Cosa si mangia e si beve in questo Paese?

La cucina marocchina, di tradizione millenaria, è una delle più apprezzate del Mediterraneo. Le invasioni e i contatti commerciali con i diversi Paesi nel corso dei secoli hanno contribuito a creare un favoloso mix dai sapori forti, ma ben bilanciati, su cui regnano i profumi delle spezie.

Il piatto forse più conosciuto è il cous cous, nelle sue infinite varietà di abbinamenti di carni, verdure e aromi in base alla regione e alla stagione dell’anno.
Altrettanto noto è il tajine, uno spezzatino di pollo o pesce, accompagnato da verdura e frutta, che si cuoce nel piatto di terracotta da cui prende il nome.

Molto particolare è la pastilla, una sottile pasta sfoglia con carne di piccione, uova sode, mandorle e miele. Il tutto spolverato di cannella e zucchero. Ne esiste anche una variante con il pesce.

Il briouat è un pasticcio di manzo macinato o di pollo.

I dolci meritano un’attenzione particolare: crêpe al miele e ai semi di sesamo, torta alle mandorle, all’uva secca, “Kaab El Gazhal”, conosciuti forse meglio come “corna di gazzella”, i “Ghoriba” alle mandorle, al sesamo e altre leccornie…

Per accompagnare i piatti delicatamente speziati è consigliato, oltre agli ottimi vini di Meknes, il profumatissimo thè alla menta, servito zuccherato e con una foglia di menta fresca in piccoli bicchieri di vetro.

Quando andare

ln Marocco il tempo è soleggiato per la maggior parte dell’anno e il clima è mite in tutte le stagioni.
Lungo le coste il clima è temperato, con temperature estive piacevoli e inverni miti.
Nell’interno, in estate il caldo è secco (con medie intorno ai 38 °C), mentre in inverno il clima è mite durante il giorno e le notti sono fredde, soprattutto nel deserto e in montagna.
In inverno si registrano abbondanti nevicate sulle montagne dell’Atlante ed è la stagione in cui possono manifestarsi più frequentemente anche le piogge.

Informazioni pratiche

Lingua: arabo marocchino (darija), berbero (amazigh), francese

Moneta: Dirham – Dh – MAD

Capitale: Rabat

Per informazioni aggiornate e dettagliate visitare www.viaggiaresicuri.it

Qualche consiglio

Quando trascorrerai una notte nel deserto, non dimenticare di guardare il cielo, sarà la prima volta che vedrai così tante stelle.

Per quanto la sensazione della sabbia sotto i piedi sia fantastica, non toglierti le scarpe quando sei nel deserto, né siediti a terra senza nemmeno un tappeto, perché potresti incontrare qualche scorpioncino.

Considera di essere in un Paese africano, dove i ritmi e le usanze sono diverse dalle nostre, quindi dotati di pazienza e spirito d’adattamento.

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